Una tre giorni focalizzata a 360° sul concetto dell’anti-performance.

In che senso? Quando ci viene chiesto di spiegare SCHIFO ci troviamo in difficoltà perché è un’identità così forte e così intrinseca in ognuno di noi, da non riuscire a raccontarla fino in fondo, ma ovviamente ci proveremo.

In un momento storico e in un contesto socio-culturale che ci chiedere di essere sempre perfetti, di performare al massimo e di non poter commettere nemmeno un errore, vogliamo creare un’occasione per ricordare (e ricordarci) che va anche bene essere imperfetti, non essere sempre i migliori, non avere sempre le energie per dare il massimo, in altre parole, che va bene fare schifo. E vogliamo spingere il ragionamento ancora oltre: va perfino bene che lo schifo ci piaccia, perché dallo schifo possono anche nascere dei capolavori.

Vogliamo quindi creare un’occasione per noi, e per le persone come noi, di potersi prendere il tempo e lo spazio per ragionare su questi temi, evitando il rischio di prendersi troppo sul serio, per sperimentare il sentirsi a proprio agio nel disagio.

SCHIFO, IL FESTIVAL CHE FA. prevederà workshop, laboratori, corsi di educazione alcolica, pranzi conviviali e musica che declineranno in vari ambiti il concetto di schifo, disagio, anti-performance, per uscire dalla propria comfort zone. Sarà possibile grazie alla collaborazione con varie realtà della nostra città che, come noi, sentono l’esigenza di un appuntamento come questo. Urliamo quindi a gran voce per richiamare tutte le persone che hanno voglia di sperimentare, di sbagliare, di provare ma soprattutto di riunirsi e far rete con persone diverse ma aventi tutte la stessa matrice.

Non abbiamo la pretesa di rivendicare l’innovazione o la genialità, quello che ci sembra nuovo è come abbracciamo l’idea, e noi stessi, sapendo che andrà tutto bene, anche facesse davvero schifo.